giusy versace intervista giosef italy

Giusy Versace: la campionessa con il poter del sorriso ed un paio di gambe alate.

Ciao Giusy presentati ai followers di Giosef Italy, raccontaci brevemente chi sei, la tua storia ed i tuoi traguardi.

Mi chiamo Giusy Versace e sono nata e cresciuta a Reggio Calabria, terra nella quale ho vissuto fino all’età di 19 anni, per poi trasferirmi per lavoro prima a Londra e poi a Milano.

Il 22 agosto del 2005 la mia vita si è divisa a metà. C’è un prima e un dopo. Il confine è un guardrail che si strappa le mie gambette dal ginocchio in giù a causa di un incidente automobilistico sull’autostrada Salerno- Reggio Calabria. Un evento che ha rimesso tutto in gioco, ma che non ha mai avuto per me il significato di una resa. Nel 2010 ho iniziato a correre e ho collezionato 11 titoli italiani sui 100,200 e 400 metri, ho vinto un argento e un bronzo agli Europei nel 2016 e, nello stesso anno, sono stata finalista sui 200 metri ai Giochi Paralimpici di Rio. Nel frattempo, ho vinto la decima edizione di ‘Ballando con le Stelle’, una gara dove contano le gambe che io non ho …, ho condotto la ‘Domenica Sportiva’, scritto due libri e oggi sono parlamentare della Repubblica Italiana. Beh, diciamo che non mi annoio mai!

Sappiamo che hai pubblicato 2 libri sulla tua vita, ti va di raccontarci brevemente di cosa parlano?

Il primo libro che ho scritto, “Con la testa e con il cuore si va ovunque” (edito da Mondadori nel 2013 e diventato bestseller), è l’autobiografia della mia seconda vita, amo definirlo un diario nel quale ho raccontato la mia storia, cercando di far emergere le cose belle e positive che ho saputo cogliere nella tragedia, con la speranza di trasmettere stimoli positivi a chi ne ha bisogno e aiutare la gente ad amare di più la vita. Nel secondo libro, Wondergiusy (edito da Mondadori nel 2018 e oggi anche audiolibro disponibile su Storytel) mi sono rivolta quasi esclusivamente ai ragazzi. Wondergiusy è un libro illustrato che narra la storia di una supereroina dotata del potere del sorriso e di un paio di gambe alate, sempre pronta ad aiutare il prossimo e a salvare chi si trova in difficoltà. Un libro che nasce su sollecitazione di un bambino che, mentre mi osservava al campo durante gli allenamenti, mi definì “supereroe” parlando di me con un amico. Anche in questo caso, il messaggio che voglio trasmettere è di lavorare per trasformare il dolore e la rabbia in speranza e voglia di vivere. Ognuno ha un superpotere, cercarlo è la missione dei più coraggiosi , trovarlo quella dei supereroi.

Si è parlato molto ultimamente del ruolo delle donne in politica. In quanto membro della camera dei deputati e vincitrice del premio fair play della politica, cosa pensi tu del concetto di “quote rosa”? Come credi che possa essere cambiata questa oggettiva disparità numerica nei ruoli della politica italiana?

Essere donna nel 2021 purtroppo vuole ancora dire dover lottare il doppio, se non il triplo, dei colleghi uomini. Non sono una fan delle quote rosa ma mi rendo conto che servono a smuovere le coscienze in un mondo ancora maschilista. Va detto che tante battaglie sono state vinte ma molte altre sono ancora da combattere .

Parlaci della tua onlus Disabili no Limits, com’è nata l’idea, quali sono i progetti attivi e quali le prospettive per il futuro?

La Onlus è nata 10 anni fa nel momento in cui mi sono sera conto che lo Stato non copriva ausili e dispositivi di tecnologia avanzata che consentirebbero a tante persone con disabilità di migliorare la propria autonomia. Organizziamo eventi per promuovere lo sport come terapia e strumento di inclusione sociale, ma al tempo stesso raccogliamo fondi per donare protesi e ausili tecnologicamente avanzati e che oggi lo Stato non concede. Cerchiamo di regalare un sorriso e nuove opportunità di vita.

Negli scorsi mesi abbiamo parlato ai nostri followers di concetti come l’ abilismo e l’inspiration porn , cosa pensi che un’associazione giovanile come Giosef possa fare per supportare i disabili nelle loro rivendicazioni civili? In che modo pensi che questa società dovrebbe cambiare per diventare davvero inclusiva per tutti i cittadini?

Innanzitutto serve ricordare che disabili non sempre si nasce, molto spesso lo si diventa nel corso della vita, proprio come accaduto a me. Questo è un dato da non sottovalutare e che può stimolare riflessioni maggiori. Un altro punto da cui partire è imparare a mettere la persona al centro, non a caso la convenzione Onu del 2006 sui diritti delle persone con disabilità (che invito tutti a leggere ) non parla di “disabili” ma di “persone con disabilità’” , questo è il termine che la convenzione ha coniato proprio perché la persona è al centro. Da qui bisogna partire se si vuole garantire il diritto ad una piena inclusione sociale, cambiando l’approccio culturale nella nostra società e in Italia, sotto questo aspetto, abbiamo ancora molto da fare. Quante volte si incontrano barriere architettoniche in molti edifici e su molte strade nonostante ci siano leggi che ne chiedano l’abbattimento, o ancora, quante volte i parcheggi dedicati a titolari di contrassegno disabili sono abusivamente occupati da chi non rispetta i diritti degli altri? Le leggi non servono se alla base non c’è cultura e senso civico. Un’associazione come la vostra, che si rivolge ai giovani, può e deve assolutamente sensibilizzare e promuovere la cultura dell’integrazione e del rispetto degli altri. Se vogliamo migliorare il mondo, dobbiamo partire proprio dai giovani, gli adulti del futuro.

ROMA – 07/12/2014 BALLANDO CON LE STELLE ULTIMA PUNTATA. VINCE L’EDIZIONE 2014 GIUSY VERSACE E RAIMONDO TODARO. IN FOTO: I VINCITORI GIUSY VERSACE E RAIMONDO TODARO. FOTO INSABATO/GUBERTI

Se potessi tornare indietro nel tempo solo per un minuto ed incontrare la Giusy bambina, cosa le diresti?

” NON AVERE PAURA ! “

L’intervista a Giusy Versace appartiene alla serie Giosef Pink March. Marzo infatti a Giosef Italy si tingerà di toni “Pink”: un mese interamente dedicato alle donne, alle storie di donne coraggiose che con il loro impegno e la loro determinazione fanno ogni giorno la differenza in questa società.