Ciao Michela presentati ai followers di Giosef Italy, raccontaci brevemente chi sei, la tua storia ed i tuoi successi.
Ciao ragazzi di Giosef, sono Michela e ho 33 anni, scrivo i miei monologhi, li recito, scrivo sketch e recito anche quelli. Scrivo anche libri (vedi “Tea – Storia (quasi) vera della prima messia”, scritto a 4 mani), volendo recito anche copioni scritti da altre persone, presento programmi e nel restante tempo vado al bagno e mangio spesso quel che più mi piace. Scherzi a parte, sono una ragazza nata e cresciuta a Roma che ha la fortuna di vivere di ciò che ama: recitare e scrivere. Tutto è iniziato sul web con la serie “Educazione Cinica”, nei video de “Le Coliche”, per poi evolversi con collaborazioni come “Il Posto Giusto” su Rai3, “La TV delle Ragazze” con Serena Dandini e, d’un tratto, approdare nel mondo della musica con il memorabile sketch in cui spiego a Brunori Sas come diventare una star del web, e il recente con Wrongonyou (sostenuto al Festival di Sanremo). Poi c’è Action Aid, per cui sono molto orgogliosa di aver prestato il volto su una tematica delicata come quella delle spose bambine. Adesso mi sto preparando per l’uscita di “Lol – Chi ride è fuori”, reality di Amazon Prime video, e di CCN – Comedy Central News di cui, dopo cinque stagioni come inviata, sono diventata conduttrice. Sono laureata in storia dell’arte, in realtà, ma la mia prima passione rimane il palcoscenico.
Secondo te quanto è importante viaggiare e fare un’esperienza di studio o lavoro all’estero per aprire la mente al nuovo? Hai un ricordo per te importante che vorresti condividere con noi?
Viaggiare è un’esperienza imprescindibile per la crescita di ognuno. Un ricordo bellissimo che ho è la mia vacanza studio a Londra, circa 10 anni fa: lì ho capito che i valori dell’amicizia e del rispetto vanno oltre la lingua e la provenienza. Poi sono stata anche 6 mesi a Milano, vale?
Quando hai iniziato a fare la comica erano ancora poche, e forse lo sono tutt’oggi, le donne in Italia che fanno questo mestiere. Quali erano i pregiudizi di pubblico e colleghi nei tuoi confronti?
Qualsiasi: troppo volgare, troppo teatrale, umorismo troppo inglese, umorismo troppo cabarettistico. Il giudizio degli altri non mi è mai interessato e non mi interesserà mai.
Le risate non conoscono pregiudizi e questo ce lo dimostri ogni giorno con la tua simpatia. Cosa vorresti dire ai nostri lettori per abbattere tutti gli stereotipi che ancora esistono nel mondo dello spettacolo?
Andate avanti e pensate solo al messaggio che volete trasmettere, nessuno potrà fermarvi.
Quali sono i tuoi sogni e i tuoi progetti per il futuro?
Recitare sempre meglio e non perdere mai il contatto con la realtà: scrivere diventerebbe impossibile.
Se potessi per un solo momento tornare indietro nel tempo e incontrare la Michela bambina, cosa le diresti?
Finirà. Sei bellissima.
L’intervista a Michela Giraud appartiene alla serie Giosef Pink March. Marzo infatti a Giosef si tingerà di toni “Pink”: un mese interamente dedicato alle donne, alle storie di donne coraggiose che con il loro impegno e la loro determinazione fanno ogni giorno la differenza in questa società.