QUESTA STORIA CI E’ STATA RACCONTATA DALLA NOSTRA VOLONTARIA ESC: MARIA TERESA, 22 ANNI, SPAGNOLA.
Nata a Ceuta nel 1978, Fátima Hamed Hossain è un avvocatessa praticante, esperta in mediazione civile, ipotecaria e commerciale e con una vasta formazione in diritti umani e uguaglianza. È anche tutor presso La UNED de Ceuta.
Nel 2015 è entrata a far parte del parlamento regionale di Ceuta come deputata, diventando così la prima donna musulmana a capo di un gruppo politico con rappresentanza.
È la quinta oratrice femminista a Ceuta, come leader del partito Movimento per la dignità e la cittadinanza (MDyC).
“Le sparatorie, il carcere e la marginalità che ci circondavano mi hanno spinto a studiare Giurisprudenza. Il voler sempre aiutare gli altri ha segnato il mio percorso. Attualmente provo attraverso la politica, con le sue frustrazioni e gratificazioni emotive”
Fátima Hamed Hossain
Figlia di genitori marocchini, spagnoli, musulmani praticanti e con il velo visibile, negli ultimi tempi si è fatta conoscere per i suoi interventi in sessione plenaria, accusando apertamente Vox, partito con cui ha avuto diversi dissidi, al punto da diventare il fronte all’opposizione dell’estrema destra a Ceuta.
Sabato 13 novembre 2021, Fátima Hamed Hossain ha partecipato a un evento insieme al secondo vicepresidente del governo spagnolo e ministro del lavoro e dell’economia sociale, Yolanda Díaz; il sindaco di Barcellona, Ada Colau; la prima vicepresidente della Comunità Valenciana, Mònica Oltra; e la portavoce di Más Madrid, Mónica García al Teatro Olympia di Valencia.
Dopo il forte emergere di Vox nel 2019, la sua condizione di donna spagnola, che indossava il velo durante le sessioni plenarie, l’ha resa il bersaglio della retorica dell’odio dell’estrema destra. Hamed parla della crisi diplomatica e di frontiera dello scorso marzo al confine con il Marocco, del ruolo delle donne in politica e, soprattutto, della radicalizzazione xenofoba del messaggio politico in una città la cui metà della popolazione è musulmana.
Una cosa è la nazionalità e un’altra è il credo che puoi avere o non avere. Il nostro Stato è aconfessionale. È la cosa più normale del mondo per uno spagnolo che, poi, crede in quello che vuole. A volte ci chiedono se siamo spagnoli o musulmani, come se fosse incompatibile. Non capiamo come la nazionalità possa essere confusa con il credo. Di Vox, sappiamo tutti cosa sono, una formazione di estrema destra con un’ideologia basata sull’odio per coloro che la pensano diversamente e coloro che sono diversi. Questo modo di vendere il loro messaggio ha avuto molto successo per loro, insultando, provocando e aspettando la reazione della persona davanti.
“Algunos no están preparados para ver a una mujer musulmana con hiyab en un Parlamento español”
Fátima Hamed Hossain
ESC FACTOR, Storie d’Europa:
La campagna di comunicazione ESC FACTOR, Storie d’Europa nasce dall’esperienza di un workshop sulla comunicazione multicanale che ha ulteriormente arricchito il bagaglio personale dei giovani volontari del progetto ESC, European Solidarity Corps che vivono da mesi presso Il paguro Ostello, piccola casa per giovani europei, un bene confiscato ai Casalesi in cui Giosef Italy ha creato un ostello della gioventù, a Casapesenna.
Durante gli scorsi mesi i giovani coinvolti hanno avuto modo di conoscere la storia d’Italia, attraverso una serie di incontri che hanno avuto come tema principale la storia dell’Antimafia.
Dalla consapevolezza che una storia così importante e conosciuta nel nostro paese sia spesso ignorata dagli altri giovani europei, è nato questo progetto.
Ci siamo detti, e se adesso raccontassimo ai nostri lettori delle storie che hanno cambiato la storia dei vostri paesi d’origine ma che non sono conosciute dal pubblico italiano?
Così è nata l’idea di THE ESC FACTOR, un progetto di condivisione di storie di movimenti e di persone che hanno in comune una sola cosa: il coraggio della libertà, la voglia di giustizia, la lotta per l’affermazione dei diritti civili, in ogni loro forma, al di là di ogni confine.